Vaginoplastica Roma
La vaginoplastica è una procedura di chirurgia intima ricostruttiva ed estetico-funzionale che consente di creare, rimodellare o rinforzare il canale vaginale e i tessuti di supporto, restituendo forma, tono ed elasticità naturali nel pieno rispetto di sensibilità e continenza.
Grazie alla vaginoplastica puoi ritrovare comfort, piena funzionalità sessuale e maggiore fiducia in te stessa: è indicata dopo parti, in menopausa, in caso di malformazioni congenite oppure nei percorsi di affermazione dell’identità di genere, per allineare l’anatomia al tuo benessere personale.

Cos’è la vaginoplastica
La vaginoplastica è un intervento di chirurgia intima ricostruttiva ed estetico-funzionale che consente di creare, rimodellare o rinforzare il canale vaginale e i tessuti di supporto (pavimento pelvico e corpo perineale). È indicata in presenza di lassità o allargamento vaginale dovuti a parto, menopausa, traumi o malformazioni, con l’obiettivo di recuperare tono, elasticità e funzionalità sessuale e urinaria preservando un aspetto naturale.
In ambito di affermazione di genere (MtF), la procedura permette la creazione di una neovagina funzionale e sensibile mediante tecniche personalizzate (inversione cutanea, lembi peno-scrotali, peritoneo o colon-vaginoplastica), con modellamento di neoclitoride e genitali esterni e riorientamento dell’uretra. A seconda del rivestimento utilizzato, possono variare lubrificazione e protocollo di dilatazioni post-operatorie.
Nei casi funzionali (donne cisgender) l’intervento può includere restringimento del canale, rafforzamento muscolare (levatorplasty/perineoplastica) e correzione di labbra e clitoride quando indicato; nei casi selezionati si possono associare terapie mini-invasive (laser/radiofrequenza) e riabilitazione del pavimento pelvico. La vaginoplastica è una procedura complessa che richiede pianificazione accurata, scelta della tecnica più adatta, anestesia (spesso generale) e un follow-up strutturato: in questo modo si ottengono risultati naturali, stabili e funzionali, con un concreto miglioramento della qualità di vita e della soddisfazione personale.
A chi si rivolge la vaginoplastica
La vaginoplastica è indicata a chi desidera migliorare anatomia, funzionalità e benessere psicologico dell’area genitale. Riguarda due gruppi principali, accomunati dall’obiettivo di ritrovare un equilibrio tra forma, funzione e identità personale.
1. Persone transgender (MtF)
Nell’ambito della chirurgia di affermazione di genere, la vaginoplastica rappresenta l’intervento cardine per creare una neovagina dall’aspetto naturale, con potenziale sensibilità e funzione sessuale e urinaria. L’idoneità prevede percorso psicologico completato, stabilità ormonale, consenso informato e, quando richiesto, i necessari requisiti legali. Prima dell’intervento sono spesso indicati epilazione definitiva delle aree destinate al rivestimento interno, sospensione del fumo e training sulle dilatazioni vaginali post-operatorie. Oltre al risultato fisico, la procedura può ridurre in modo significativo la disforia di genere, favorendo integrazione dell’identità, autostima e qualità di vita; il supporto psicologico rimane utile anche nel follow-up.
2. Donne cisgender con alterazioni anatomico-funzionali
È indicata in presenza di lassità vaginale o allargamento del canale (post-parto, menopausa, traumi), prolassi pelvici, incontinenza urinaria da sforzo, esiti cicatriziali o fastidi nei rapporti (dispareunia). Quando terapie conservative (riabilitazione del pavimento pelvico, laser/radiofrequenza, presidi) non sono sufficienti, la vaginoplastica può rinforzare i muscoli pubococcigei, ridurre il calibro vaginale e migliorare sostegno tissutale, con benefici funzionali ed estetici. L’impatto positivo si riflette anche sulla sfera emotiva e relazionale: maggiore comfort, sicurezza e serenità nella vita di coppia.
Il profilo della candidata o del candidato ideale
- Buona salute generale, età adulta e aspettative realistiche sui risultati.
- Disponibilità a seguire indicazioni pre/post-operatorie, controlli programmati e (se previste) dilatazioni per mantenere profondità e calibro.
- Per persone transgender: percorso psicologico concluso, terapia ormonale stabilizzata e aderenza al follow-up multidisciplinare (chirurgo, endocrinologo, psicologo).
- Per donne cisgender: diagnosi specialistica di lassità/prolasso o disfunzioni non risolte con approcci conservativi; valutazione del pavimento pelvico e pianificazione riabilitativa integrata.
- Attenzione agli aspetti psicologici: consapevolezza motivazionale, rete di supporto e disponibilità a intraprendere, se utile, un percorso di counseling.
Se ti riconosci in questi quadri e vuoi valutare un intervento di vaginoplastica, rivolgiti a un’équipe con esperienza in ginecologia/uroginecologia e percorsi gender-affirming: la valutazione personalizzata consentirà di definire tecnica, tempi di recupero e obiettivi in linea con il tuo benessere globale.
Caratteristiche Intervento
Durata del trattamento
La vaginoplastica può durare da 2 a 6 ore, in relazione alla tecnica impiegata e alla complessità del caso. Gli interventi di riassegnazione di genere (MtF) richiedono in genere più tempo perché includono la creazione di una neovagina completa; nelle correzioni funzionali o estetiche per donne cisgender la durata è spesso più breve. In ogni scenario si tratta di una procedura meticolosa che mira a ottenere un risultato naturale, stabile e pienamente funzionale.
Anestesia
Di solito l’intervento viene eseguito in anestesia generale per garantire completo comfort e immobilità del paziente. In alcune correzioni meno estese si può optare per un’anestesia spinale con sedazione profonda, che permette un recupero più rapido. L’équipe anestesiologica monitora costantemente i parametri vitali per mantenere la massima sicurezza lungo tutto il percorso operatorio.

Preparazione
La vaginoplastica, come ogni intervento chirurgico specialistico, richiede una preparazione pre-operatoria accurata per garantire massima sicurezza e risultati ottimali. Il percorso preparatorio coinvolge diverse fasi, tra cui una valutazione approfondita da parte del chirurgo, indicazioni comportamentali e una serie di esami clinici specifici.
Visita specialistica pre-operatoria
Durante la visita pre-operatoria, il chirurgo valuterà:
-
- Lo stato di salute generale della paziente.
- Eventuali patologie, allergie o malattie che potrebbero influenzare l’intervento.
- L’idoneità psicologica e la presenza di aspettative realistiche rispetto ai risultati.
- La sospensione di terapie farmacologiche che potrebbero interferire con l’intervento (specialmente farmaci anticoagulanti o antiaggreganti).
- La scelta della tecnica chirurgica ideale, discussa insieme alla paziente e pianificata in base alla situazione anatomica e alle esigenze.
Indicazioni comportamentali pre-intervento
Il chirurgo fornirà raccomandazioni specifiche, tra cui:
- Smettere di fumare almeno 2 settimane prima dell’operazione, per favorire la guarigione e ridurre rischi di complicanze.
- Sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti, antiaggreganti (come l’aspirina) e, se richiesto, la pillola contraccettiva.
- Essere a digiuno (acqua compresa) da almeno 8 ore prima dell’intervento, se indicato.
- Segnalare eventuali allergie a farmaci.
- Richiedere la presenza di un accompagnatore per il ritorno a casa nelle prime ore post-intervento.
Esami pre-operatori
Per accedere all’intervento di vaginoplastica, saranno necessari specifici esami clinici:
- Esami del sangue (emocromo, coagulazione, glicemia, elettroliti, sierologia per epatiti e HIV).
- Esame delle urine.
- Elettrocardiogramma (ECG).
- Misurazione della pressione arteriosa.
- Rx Torace (in casi selezionati, ad esempio per pazienti sopra i 40 anni o con particolari fattori di rischio).
- Eventuali altri esami specifici, in base alle indicazioni del medico e alle caratteristiche individuali del paziente (ad esempio, visita cardiologica, ecografia).
Questi esami servono a verificare le condizioni generali di salute e prevenire complicanze legate all’anestesia o alla chirurgia stessa.
La preparazione all’intervento di vaginoplastica è dunque un processo multidisciplinare e rigoroso, fondamentale per minimizzare i rischi, ottimizzare la guarigione e raggiungere i risultati chirurgici desiderati.
In cosa consiste e quando è indicato il restringimento e il rimodellamento della muscolatura vaginale
Per le donne cisgender con lassità vaginale dovuta a parti multipli, menopausa o traumi, la vaginoplastica funzionale ripristina le proporzioni naturali del canale vaginale e il sostegno del pavimento pelvico, migliorando funzionalità sessuale, continenza e comfort quotidiano, senza lasciare cicatrici visibili esternamente.
- Rafforzamento muscolare: plicature mirate dei muscoli pubococcigei e ricostruzione del corpo perineale per recuperare tono ed elasticità.
- Calibrazione del canale: riduzione del diametro vaginale quando eccessivo, con obiettivo di armonia funzionale nei rapporti.
- Supporto pelvico: correzione di prolasso e miglioramento della continenza urinaria quando indicato.
Quando è indicata: dopo fallimento o beneficio insufficiente di terapie conservative (riabilitazione del pavimento pelvico, presidi intravaginali, trattamenti ormonali locali). Controindicazioni relative: infezioni in atto, sanguinamenti non spiegati, fumo non sospeso, scarsa aderenza ai controlli.
Alternativa mini-invasiva: il ringiovanimento vaginale con laser o radiofrequenza (cicli ambulatoriali brevi) migliora trofismo e idratazione nei quadri di lassità lieve o in pazienti che desiderano recupero rapido; non sostituisce però il rinforzo muscolare quando serve una correzione anatomica.
Come avviene un intervento di vaginoplastica
La vaginoplastica è una procedura ospedaliera complessa, eseguita di norma in anestesia generale, finalizzata al rimodellamento funzionale (donne cisgender) o alla creazione di una neovagina nei percorsi di affermazione di genere (MtF). Prevede pianificazione accurata, tracciati d’incisione strategici, e un protocollo post-operatorio con catetere vescicale temporaneo, medicazione interna e programma di dilatazioni.
Fasi principali dell’intervento (tecniche peno-scrotale e inversione peniena)
1. Fase demolitiva
Rimozione dei genitali originari (orchiectomia bilaterale, penectomia parziale/totale) con asportazione dei corpi cavernosi e dei tratti spongiosi non necessari. Si preserva il fascio vascolo-nervoso del glande per la futura sensibilità del neoclitoride e dei tessuti ricostruiti.
2. Fase ricostruttiva
Creazione della cavità vaginale tra vescica e retto, quindi rivestimento con tessuti idonei. Si modella un neoclitoride da una porzione del glande mantenendo nervi e vasi, e si ricostruiscono piccole e grandi labbra con lembi dedicati per un’estetica naturale.
Modellamento uretrale
L’uretra viene accorciata e reindirizzata con creazione di un neomeato che consente la minzione in posizione seduta, ottimizzando al contempo l’<strong’armonia vulvare.
Tecniche di vaginoplastica
- Inversione di cute peniena: la pelle del pene viene invertita a “dito di guanto” per rivestire la cavità; richiede epilazione definitiva delle aree destinate all’interno e può necessitare di lubrificanti nei rapporti.
- Flap peno-scrotale: combina cute di pene e scroto per aumentare profondità e copertura quando il tessuto penieno è insufficiente; consente un modellamento più ampio delle strutture esterne.
- Colon-vaginoplastica: utilizza un segmento di colon sigmoideo, scelta per casi complessi o revisioni; offre lubrificazione mucosa intrinseca e stabilità dimensionale.
- Vaginoplastica peritoneale (flap di peritoneo): alternativa moderna quando la cute disponibile è limitata, con rivestimento interno di aspetto mucoso-simile.
Informazioni pratiche per il paziente
- Preparazione: epilazione delle aree destinate al rivestimento interno, sospensione del fumo, ottimizzazione di coagulazione e glicemia.
- Ricovero: in media 5–7 giorni; il rientro a casa avviene con indicazioni dettagliate su igiene, medicazioni e farmaci.
- Dilatazioni: programma progressivo per mesi con lubrificanti a base acquosa, essenziale per mantenere profondità e calibro della neovagina.
- Ripresa attività: cammino leggero in 24–48 h; lavoro sedentario in 2–4 settimane; sport e rapporti sessuali dopo 8–12 settimane solo con ok medico.
- Risultati: maturazione tessutale in 3–6 mesi, rimodellamento fino a 6–12 mesi; possibili piccoli ritocchi per ottimizzare estetica o simmetrie.
Le cicatrici
Le cicatrici dopo una vaginoplastica sono parte del normale processo di guarigione. Grazie alle attuali tecniche microchirurgiche e alla pianificazione dei tracciati d’incisione, risultano in genere poco visibili, collocate in aree strategiche e non interferiscono con estetica o funzionalità della nuova anatomia.
Dove si localizzano le cicatrici
- Pliche inguino-perineali: le incisioni cutanee vengono allineate alle pieghe naturali; col tempo si confondono con le rughe circostanti.
- Accessi peno-scrotali (nei percorsi MtF): i tagli necessari al prelievo/rimodellamento dei lembi sono disegnati per rimanere nascosti tra vulva e perineo.
- Linee interne: le suture della neovagina sono interne e non visibili; a seconda della tecnica (inversione cutanea, flap peno-scrotale, peritoneo o segmento colico) la superficie interna appare liscia e ben rifinita.
Perché risultano poco evidenti
- Incisioni “in ombra” lungo pliche e linee di tensione cutanea, per massima mimetizzazione.
- Chiusura a bassa tensione multilivello con punti riassorbibili e nodi sepolti, che riducono il rischio di ipertrofie o cheloidi.
- Rispetto dei fasci neuro-vascolari per preservare sensibilità ed emostasi accurata per limitare l’infiammazione.
Decorso e cura delle cicatrici
- Tempi di maturazione: fase infiammatoria 1–2 settimane (arrossamento/indurimento), fase proliferativa 2–6 settimane (ammorbidimento), rimodellamento 3–6 mesi (fino a 12).
- Terapie domiciliari (quando prescritte): gel o fogli di silicone per 8–12 settimane; massaggio cicatriziale dopo completa riepitelizzazione (≈2–3 settimane); medicazioni avanzate se indicate.
- Stile di vita: igiene accurata, biancheria in cotone, capi non aderenti; evitare fumo, UV/solarium e attività con elevato attrito (ciclismo, equitazione) finché autorizzato.
- Neovagina: seguire scrupolosamente il protocollo di dilatazioni con lubrificante a base acquosa per prevenire stenosi e micro-traumi delle suture interne.
- Prevenzione peli intraluminali: nei casi MtF, l’epilazione definitiva pre-operatoria delle aree destinate al rivestimento interno riduce irritazioni e granulazioni.
- Fattori che peggiorano le cicatrici: infezione, tensione meccanica precoce (rapporti/sport), scarso controllo glicemico, fumo, predisposizione a cheloidi, fototipo scuro.
Quando possono essere più evidenti e cosa fare
Quadri meno comuni includono cicatrici ipertrofiche, cheloidi, aderenze, piccole deiscenze o, raramente, necrosi di lembi. Segnali d’allarme: prurito intenso e persistente, ispessimento in progressione, discromie marcate, secrezioni, dolore crescente.
- Trattamenti: infiltrazioni di corticosteroidi (eventualmente associate a 5-FU), laser frazionato o altre tecniche rigenerative; taping/silicone prolungato; revisione chirurgica mirata dopo completa maturazione.
Fase post operatoria e recupero
Dopo una vaginoplastica si rimane di norma ricoverati 4–7 giorni; durante il ricovero vengono somministrati analgesici e, se indicato, antibiotici per controllare dolore, gonfiore e piccole perdite di sangue.
Appena a casa è importante mantenere l’area pulita con lavaggi antisettici, cambiare le medicazioni come indicato e riposare con le gambe leggermente sollevate (bacino rialzato per favorire la decongestione).
Per le neovagine ricostruttive, la dilatazione vaginale quotidiana con appositi tutori inizia pochi giorni dopo l’intervento, dura 10–30 minuti due volte al giorno e prosegue per almeno sei mesi: è essenziale per prevenire stenosi e mantenere profondità e calibro adeguati (usare lubrificante a base acquosa, senza forzare).
Nelle prime 3–6 settimane vanno evitati sforzi, sport e sollevamento di pesi; molte pazienti rientrano al lavoro leggero entro 2–3 settimane. I rapporti sessuali sono di solito consentiti dopo 6–8 settimane, previo controllo medico.
Segnali d’allarme che richiedono visita immediata: febbre > 38 °C, dolore in aumento, gonfiore marcato o perdite maleodoranti.
Le visite di follow-up programmate consentono di valutare la cicatrizzazione, l’efficacia delle dilatazioni e l’eventuale necessità di piccoli aggiustamenti. Seguendo con attenzione queste indicazioni si favorisce una guarigione rapida, preservando al meglio i risultati estetici e funzionali dell’intervento.
Rischi e complicazioni
Ogni atto chirurgico comporta rischi e possibili complicazioni; la vaginoplastica non fa eccezione. Conoscere in anticipo gli imprevisti più frequenti aiuta a scegliere consapevolmente l’intervento e a riconoscere tempestivamente eventuali segnali di allarme.
Rischi generali, comuni a molte chirurgie
- Emorragia intra‑ o post‑operatoria, di solito controllabile con emostasi chirurgica e farmaci.
- Infezioni della ferita, prevenute da tecniche sterili e antibiotici mirati.
- Reazioni allergiche a anestetici o farmaci adjuvanti.
- Ritardo di cicatrizzazione o necrosi di piccoli lembi cutanei.
- Formazione di ematomi o sieromi che, se voluminosi, richiedono drenaggio.
Complicazioni specifiche della vaginoplastica
- Alterazioni cicatriziali: cheloidi o cicatrici ipertrofiche, rare ma possibili nelle zone inguinali.
- Disestesie o perdita parziale di sensibilità clitoridea; nella maggior parte dei casi regredisce entro 6‑12 mesi.
- Asimmetrie delle labbra, profondità vaginale ridotta o calibro eccessivo, talvolta da correggere con un secondo tempo operatorio.
- Dolore pelvico persistente o parestesie genito‑perineali temporanee.
Eventi avversi tipici della neo‑vagina nelle pazienti transgender MtF
- Deiscenza della sutura nel primo mese, trattabile con medicazioni o piccole revisioni.
- Granulazioni o eccesso di tessuto cicatriziale, facilmente cauterizzabili in ambulatorio.
- Stenosi vaginale: restringimento prevenuto da un programma costante di dilatazioni.
- Fistole uretrali o retto‑vaginali, rare ma più probabili quando si impiega il colon come innesto.
- Prolasso della neovagina o del neoclitoride, gestibile con sospensione chirurgica.
- Ricrescita di peli all’interno del canale, evitabile con epilazione laser pre‑operatoria.
Incidenza e prevenzione delle complicazioni
Statisticamente, le complicanze gravi riguardano meno del 10 % dei casi trattati in centri di alto volume. I fattori che riducono in modo significativo i rischi chirurgici includono:
- Selezione di un’équipe con lunga esperienza in chirurgia urogenitale.
- Preparazione pre‑operatoria accurata, inclusa sospensione del fumo e controllo di glicemia e coagulazione.
- Protocollo post‑operatorio rigoroso: igiene locale, terapia antibiotica, calendario di dilatazioni e controlli regolari.
Risultati
I risultati della vaginoplastica sono in genere molto positivi sia sul piano estetico sia su quello funzionale, con un impatto favorevole anche su benessere emotivo e fiducia in sé.
Esteticamente, l’intervento consente di ricostruire o rimodellare la vagina e i genitali esterni in modo armonioso e naturale, ripristinando le forme tipiche della vagina femminile — piccole e grandi labbra, clitoride e vulva. Le tecniche moderne puntano a simmetria, proporzioni e cicatrici minime, con un aspetto che si affina nei mesi grazie alla maturazione dei tessuti.
Funzionalmente, la procedura migliora tono ed elasticità del canale vaginale, aumentando il comfort durante i rapporti e la qualità della vita. La sensibilità erotica è preservata attraverso la creazione di un neoclitoride sensibile; la lubrificazione dipende dalla tecnica: nelle neovagine rivestite da cute può servire lubrificante esterno, mentre soluzioni con rivestimento mucoso (es. peritoneo/colon) garantiscono una base più umida.
La vaginoplastica è indicata anche per correggere lassità o allargamento post-parto e da invecchiamento, esiti cicatriziali o traumi, contribuendo a un miglior benessere sessuale e a una maggiore autostima. Molte pazienti riferiscono un netto aumento della soddisfazione personale dopo la guarigione completa.
- Tempi di recupero: gonfiore e indolenzimento calano in poche settimane; i risultati definitivi si apprezzano in circa 3–6 mesi.
- Ripresa dei rapporti: in genere dopo 6–8 settimane, solo con ok medico.
- Durata dei risultati: stabile nel tempo con corretta cura domiciliare, follow-up e — nelle neovagine — dilatazioni secondo protocollo.
- Eventuali rifiniture: in una quota limitata di casi possono essere utili piccoli ritocchi ambulatoriali per ottimizzare simmetrie o profili.
Vaginoplastica Roma
Roma
Dove viene eseguito l'intervento
La Clinica Ireos esegue interventi di Vaginoplastica Roma a Roma direttamente presso la sua sede.
- Piazza G. Puccini 4 Firenze, FI - 50144, Italia
- 055.332595
- info@clinicaireos.com
-
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00 alle 20:00
Come raggiungerci
Siamo in Piazza puccini, tra il quartiere di Novoli e del Romito, molto vicino al centro di Firenze.
In auto
Uscendo dall'autostrata a Firenze nord, percorrere tutto viale di Novoli e svoltare a destra in viale Fransceco Redi per giungere in Piazza Puccini, la clinica si trova al numero 4. Nella zona sono presenti diversi parcheggi a pagamento.
Autobus
bus 17B, 17C, 35, 51, 55, CF, LAM-MT, PF
Aereo
Aeroporto Amerigo Vespucci. Prendere Tram o Bus verso Firenze Centro.
Apri la mappaCosto Vaginoplastica a Roma
Il prezzo parte da circa 6.000 €, ma può salire se la procedura è più complessa (fino a 10‑12 mila euro per tecniche avanzate o revisioni). Per stabilire la cifra esatta è indispensabile un consulto preliminare: il chirurgo valuta la tua situazione anatomica, la tecnica più adatta e la durata prevista dell’operazione.
Il costo comprende:
- visita multidisciplinare e esami pre‑operatori
- sala operatoria con anestesia e materiali di sutura
- ricovero di 1‑7 giorni, a seconda del caso
- dilatazioni vaginali guidate da personale specializzato
- controlli post‑operatori fino a 12 mesi
Vuoi ritrovare comfort e piena fiducia nella tua intimità? Realizza il tuo desiderio con l’intervento di vaginoplastica!
Contattaci per ricevere il tuo preventivo personalizzato.
Domande Frequenti
Il prezzo di riferimento è intorno a 6.000 €, ma può variare in base alla tecnica e alla durata dell’operazione. Un consulto preliminare è indispensabile per definire un preventivo personalizzato.
Gli eventi avversi più rari ma possibili sono : sanguinamento, infezione, ritardo di cicatrizzazione ed ematomi. Con sorveglianza post‑operatoria e terapia mirata questi episodi vengono gestiti efficacemente.
Nelle donne con utero e ovaie intatti l’intervento non compromette la fertilità né la gravidanza futura.
Sì. Il rafforzamento della muscolatura vaginale ripristina il tono perineale, aumenta il controllo neuromuscolare e può intensificare la sensibilità durante i rapporti.
La vaginoplastica non è generalmente considerata un intervento estremamente doloroso, soprattutto grazie alle moderne tecniche anestesiologiche. Durante la procedura, viene utilizzata principalmente un’anestesia locale combinata con sedazione profonda o anestesia generale, che garantisce il massimo comfort e assenza di dolore durante l’operazione.
Perché scegliere la Clinica Ireos
Esperienza
In Clinica abbiamo selezionato per te solo Chirurghi Plastici di comprovata esperienza, al tuo servizio h24 prima, dopo e durante l’intervento, perché la tua sicurezza è per noi la prima priorità
Sicurezza
Struttura completamente attrezzata per Day Surgery e Degenza; siamo preparati per qualunque tipo di evenienza. Gli interventi vengono realizzati nel rispetto dei più alti standard di sicurezza
Sala attrezzata
Centro Multi Sala Operatoria: abbiamo la sala operatoria per qualunque tipo di intervento, dal più semplice al più complesso fino a Sale di Livello ISO 5
Prezzi Accessibili
Prezzi competitivi: lavoriamo al meglio e cerchiamo sempre di offrire un ottimo risultato a prezzi accessibili. Come ci riusciamo? Grazie alla nostra passione, alla nostra esperienza e alla dedizione dei nostri chirurghi.
Assistenza h24
Assistenza h24: il fatto di avere costantemente il tuo medico sempre accanto a te dovrebbe essere una sicurezza ed è proprio per questo che noi della Clinica Ireos siamo sempre a disposizione, perché il trattamento non si conclude con l’uscita dalla Clinica
Qualità
Controllo qualità: ogni particolare viene gestito e preparato minuziosamente senza lasciare nulla al caso perché la sicurezza non è mai troppa! Ferri chirurgici sterili e di qualità con sistema digitalizzato di controllo sterilizzazione e tracciamento, personale costantemente aggiornato e preparato per tutte le evenienze. Questi sono solo alcuni degli ingredienti del nostro successo.
I nostri interventi di Chirurgia Plastica
Prenota una visita gratuita
Compilando il form di richista, potrai prenotare una vistita direttamente con il chirurgo.
La prenotazione non comporta nessun costo e nessun impegno, il nostro staff sarà subito a tua disposizione.