Mastopessi Milano

Preparazione

La mastopessi è un intervento chirurgico che richiede una pianificazione dettagliata e una preparazione meticolosa insieme al chirurgo. Prima dell’intervento, è essenziale condurre un’anamnesi accurata, valutando sia la storia clinica sia l’uso di eventuali farmaci.

Il percorso prevede una visita specialistica pre-operatoria durante la quale il chirurgo esaminerà diversi aspetti:

• Le caratteristiche del seno, con l’eventuale prescrizione di una mammografia o ecografia per analizzare la struttura ghiandolare.
• La dimensione e la forma del seno, dell’areola e del capezzolo, oltre alla qualità dei muscoli e dei tessuti mammari.
• Il grado di ptosi mammaria, per stabilire se esistono le condizioni per procedere con la mastopessi.
• L’illustrazione dettagliata della tecnica chirurgica più adatta al caso specifico, includendo una discussione sulle possibili complicanze.

Per garantire il miglior esito dell’intervento, è fondamentale che la paziente:

• Smetta di fumare almeno due settimane prima dell’intervento, poiché il fumo compromette la circolazione sanguigna cutanea e rallenta la guarigione, aumentando il rischio di infezioni. È consigliato continuare a non fumare per almeno un mese dopo l’operazione.
• Interrompa, se necessario, l’uso di farmaci antiaggreganti (come l’aspirina) e anticoagulanti, per prevenire problemi di coagulazione durante e dopo l’intervento.
• Sospenda l’assunzione della pillola contraccettiva per ridurre il rischio di trombosi.
• Informi il chirurgo e il team medico di eventuali allergie ai farmaci.

Esami pre-operatori

Prima di procedere, sarà necessario sottoporsi a una serie di esami clinici per accertare lo stato di salute:

• Esami del sangue per valutare la funzionalità generale dell’organismo.
• Esame delle urine per controllare la funzionalità renale e altre condizioni.
• Elettrocardiogramma per monitorare il cuore.
• Misurazione della pressione sanguigna per garantire stabilità durante l’intervento.
• Analisi approfondite come emocromo, PT, PTT, fibrinogeno, e test sierologici per epatite B, C e HIV.
• Visita senologica con ecografia mammaria e/o mammografia per un’analisi completa del seno.

Come avviene un intervento di Mastopessi

Quando si sceglie di sottoporsi a un intervento di mastopessi, si può optare per due tipi principali di intervento, ciascuno con risultati diversi: mastopessi senza protesi e mastopessi additiva.

Mastopessi senza protesi: Questo intervento, noto anche come lifting del seno senza protesi, mira a sollevare e rimodellare il seno senza l’uso di impianti. Una delle tecniche più utilizzate è la Round Block, che permette di riposizionare verso l’alto l’intera area dell’areola, del capezzolo e della ghiandola mammaria attraverso un’incisione circolare intorno all’areola. Viene rimossa la pelle in eccesso, ottenendo un seno più tonico e rialzato, senza cicatrici visibili.

Questo approccio è indicato quando:

• Il seno è strutturalmente abbondante ma presenta rilassamento cutaneo.
• Si desidera evitare cicatrici visibili sul seno.
• Si cerca un recupero post-operatorio rapido.
• Si preferisce un aspetto del seno naturale.

Mastopessi additiva: Quando oltre alla correzione del seno cadente si desidera anche un aumento del volume, la mastopessi additiva è l’intervento più adatto. In questo caso, la procedura di sollevamento è combinata con l’inserimento di protesi mammarie, spesso eseguita utilizzando tecniche chirurgiche come l’incisione a T invertita o a J. Il seno viene inizialmente sollevato e rimodellato, e successivamente vengono inserite protesi per ottenere il volume desiderato.

Questo tipo di intervento offre un controllo preciso sia della forma che del volume finale del seno, garantendo risultati in linea con le aspettative della paziente.

Procedura

1. L’intervento inizia con l’anestesia generale, sotto la supervisione di un anestesista specializzato.
2. Il chirurgo effettua incisioni sul seno, spesso coinvolgendo l’areola per consentirne il riposizionamento o la riduzione delle dimensioni, se necessario.
3. Attraverso queste incisioni, il chirurgo modella la forma e le dimensioni del seno e del capezzolo, seguendo il piano estetico concordato con la paziente.
4. Le incisioni vengono chiuse con punti di sutura, sia interni che riassorbibili, e si applica una medicazione con bendaggio compressivo.

Tecniche di intervento

Esistono diverse tecniche chirurgiche per la mastopessi, ognuna delle quali prevede modalità diverse di incisione:

• Incisione periareolare, verticale e orizzontale.
• Incisione periareolare e verticale.
• Incisione periareolare.

Queste tecniche possono essere utilizzate anche in combinazione con interventi di mastoplastica additiva (aumento del seno) o mastoplastica riduttiva (riduzione del seno).

Mastopessi e allattamento

È importante sottolineare che la mastopessi non compromette la capacità di allattare. Questo intervento è sicuro e si concentra esclusivamente sull’aspetto estetico del seno, senza interferire con la funzione mammaria. Tuttavia, per le donne che hanno recentemente terminato l’allattamento, è consigliabile attendere almeno sei mesi prima di sottoporsi a una mastopessi, in modo da permettere ai tessuti di stabilizzarsi naturalmente prima della correzione chirurgica.

Le cicatrici

L’intervento di mastopessi comporta la presenza di cicatrici di piccole dimensioni, che vengono attentamente posizionate in modo da rimanere nascoste all’interno del reggiseno.

Le incisioni variano a seconda del grado di ptosi mammaria e della tecnica chirurgica adottata. Possono essere realizzate intorno all’areola, proseguire verticalmente verso il solco mammario e, in alcuni casi, estendersi lungo la piega inferiore del seno, creando una cicatrice a forma di T rovesciata.

Con il passare del tempo, e grazie al naturale processo di guarigione, queste cicatrici tendono a diventare sempre meno evidenti, migliorando significativamente nell’aspetto.

Nessuna cicatrice visibile con la tecnica Round Block

La tecnica Round Block, utilizzata dai chirurghi della Clinica Ireos, è una soluzione innovativa che non lascia cicatrici visibili. Le incisioni sono effettuate attorno all’areola, sfruttando il naturale contrasto cromatico tra l’areola e la pelle circostante, rendendo le cicatrici praticamente impercettibili.

Oltre a garantire un risultato estetico ottimale, questa tecnica consente anche un recupero post-operatorio più rapido e offre un risultato estetico più prevedibile rispetto alle tecniche tradizionali.

Fase post operatoria e recupero

Nelle prime 48 ore successive all’intervento di mastopessi, è essenziale che la paziente mantenga un adeguato riposo.

Durante i primi due giorni, è possibile che si manifestino gonfiore ed edema nella zona del seno. A partire dal terzo giorno, la paziente può gradualmente riprendere le normali attività quotidiane, prestando però attenzione a evitare sforzi fisici intensi, l’esposizione diretta al sole e ambienti caratterizzati da temperature elevate o umidità, come saune e bagni turchi.

Dopo circa 10 giorni, sarà possibile tornare al lavoro, a condizione che le mansioni non siano troppo impegnative dal punto di vista fisico.

Dopo tre o quattro settimane dall’intervento, la paziente potrà riprendere tutte le sue attività, compresa quella sportiva, senza particolari limitazioni.

Rischi e complicazioni

Come ogni intervento chirurgico, anche la mastopessi comporta alcuni rischi e possibili complicazioni. È importante essere consapevoli di questi aspetti prima di sottoporsi alla procedura.

Rischi

• Edemi e gonfiore: È comune che nella zona operata compaiano gonfiore ed edemi nelle prime fasi del recupero.
• Dolore persistente: In alcuni casi, il dolore post-operatorio può protrarsi più a lungo del previsto.
• Formazione di ematomi: La presenza di ematomi di notevole entità nell’area trattata può verificarsi dopo l’intervento.
• Sanguinamento eccessivo: Anche se raro, un sanguinamento abbondante può manifestarsi durante o dopo la procedura.
• Alterazioni del colore della pelle: In alcune situazioni, la pelle può subire cambiamenti cromatici temporanei o permanenti.
• Ridotta sensibilità cutanea: È possibile riscontrare una diminuzione della sensibilità in una o entrambe le mammelle.
• Cicatrici cheloidi: In rari casi, può svilupparsi una cicatrice cheloide, ovvero una cicatrice ipertrofica e particolarmente visibile. Per ulteriori informazioni, puoi consultare questo approfondimento sulle cicatrici cheloidi.

Per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni, è essenziale affidarsi a strutture sanitarie qualificate che seguano rigorosamente i protocolli stabiliti dal Ministero della Salute.

Possibili complicazioni

• Infezione: Come in ogni intervento chirurgico, esiste il rischio di infezioni, che possono richiedere trattamenti specifici.
• Emorragia sottocutanea: Può verificarsi un accumulo di sangue sotto la pelle, necessitando di un intervento correttivo.
• Sieroma: La formazione di sieroma, un accumulo di liquido sotto la pelle, è una complicazione possibile.
• Intorpidimento del seno: Alcune pazienti possono sperimentare una temporanea o permanente sensazione di intorpidimento nell’area del seno.
• Modifiche indesiderate della forma del seno: In rari casi, la forma del seno può non risultare esattamente come previsto.
• Guarigione lenta delle ferite: Il processo di rimarginazione delle ferite può essere più lungo del normale, richiedendo cure aggiuntive.

Risultati

Il risultato della mastopessi consiste in un seno più sollevato, tonico e dall’aspetto ringiovanito.

L’intervento offre risultati significativi e duraturi, soprattutto se si adotta uno stile di vita sano ed equilibrato. Tuttavia, è importante tenere presente che fattori come le variazioni di peso, il fumo e le gravidanze possono influenzare nel tempo la forma del seno. Inoltre, il naturale processo di invecchiamento porterà a un graduale cambiamento dell’aspetto del décolleté.

I primi benefici della mastopessi sono visibili subito dopo l’intervento, ma per apprezzare i risultati definitivi sarà necessario attendere circa 2-3 mesi. Questo periodo è necessario per permettere al corpo di riassorbire ecchimosi e gonfiore, e affinché i tessuti si stabilizzino nella loro nuova forma.