Gluteoplastica Milano

Preparazione

Come ogni procedura di chirurgia plastica, la gluteoplastica richiede una preparazione accurata, che deve essere pianificata insieme al chirurgo che eseguirà l’intervento.

Prima di procedere con l’intervento, il paziente deve sottoporsi a una visita specialistica pre-operatoria. Durante questa fase, il chirurgo si occupa di:

• Analizzare le dimensioni, la forma e la consistenza dei glutei, oltre alla qualità della pelle e dei tessuti circostanti;
• Determinare la tecnica chirurgica più adatta per ottenere un risultato estetico ottimale, in linea con le esigenze e i desideri del paziente;
• Valutare lo stato di salute generale del paziente;
• Controllare la presenza di cicatrici o traumi precedenti nella regione glutea;
• Escludere eventuali patologie che potrebbero influenzare l’esito dell’intervento, come problemi di coagulazione, cicatrizzazione o ipertensione;
• Discutere le varie opzioni disponibili, tra cui l’utilizzo di protesi o di grasso autologo, e scegliere l’approccio più indicato.

Consigli Pre-Operatori

Per garantire il successo della gluteoplastica, il paziente dovrebbe seguire alcune raccomandazioni:

• Smettere di fumare, poiché la nicotina può compromettere la circolazione sanguigna, ostacolando la guarigione e aumentando il rischio di complicanze post-operatorie;
• Sospendere l’assunzione di farmaci antiaggreganti e anticoagulanti, come l’aspirina, per ridurre il rischio di sanguinamento durante e dopo l’intervento;
• Interrompere l’uso della pillola contraccettiva, in quanto può aumentare il rischio di trombosi;
• Informare il chirurgo e il team medico di eventuali allergie o intolleranze a farmaci.

Esami Pre-Operatori

Prima di sottoporsi alla gluteoplastica, è fondamentale eseguire una serie di esami clinici, che includono:

• Esami del sangue e delle urine;
• Elettrocardiogramma;
• Misurazione della pressione arteriosa;
• Analisi specifiche come emocromo, PT, PTT, fibrinogeno, elettroliti, glicemia, azotemia, creatininemia;
• Sierologia per la rilevazione di eventuali infezioni, tra cui il virus dell’epatite B, C e HIV.

Una preparazione scrupolosa è essenziale per assicurare il successo dell’intervento e ridurre al minimo i rischi associati. È quindi cruciale che il paziente segua con attenzione tutte le indicazioni fornite dal chirurgo.

Come si svolge l’intervento di Gluteoplastica

L’intervento di gluteoplastica ha una durata media di circa 45-60 minuti e viene effettuato in sala operatoria. L’obiettivo dell’intervento è quello di modificare la forma e/o il volume dei glutei, utilizzando protesi specifiche o tecniche di trasferimento di grasso (lipofilling), simile a quanto avviene nella mastoplastica additiva.

Procedura

1. Anestesia: L’intervento si esegue solitamente in anestesia generale, garantendo che il paziente rimanga incosciente e non percepisca dolore durante l’operazione.
2. Incisioni: Il chirurgo effettua piccole incisioni nascoste nella piega interglutea o in punti strategici per ridurre al minimo la visibilità delle cicatrici.
3. Inserimento delle Protesi: Se si utilizzano protesi, queste vengono inserite attraverso le incisioni e posizionate sotto il muscolo gluteo o tra il muscolo e il tessuto adiposo, a seconda della tecnica chirurgica scelta.
4. Lipofilling: Nel caso del lipofilling, il grasso viene aspirato da altre aree del corpo, come addome o cosce, purificato e successivamente iniettato nei glutei per migliorarne il volume e la forma.
5. Chiusura delle incisioni: Dopo aver raggiunto il risultato desiderato, le incisioni vengono suturate. Talvolta vengono inseriti drenaggi temporanei per prevenire l’accumulo di liquidi.
6. Recupero: Al termine della procedura, il paziente viene monitorato fino al completo risveglio dall’anestesia. Successivamente, verranno applicati bendaggi compressivi per sostenere i glutei e ridurre il gonfiore durante la fase iniziale di guarigione.

Posizionamento delle Protesi nella Gluteoplastica

1. Incisione: L’incisione viene realizzata solitamente nella piega interglutea, dove è meno visibile. Può essere eseguita come una singola incisione centrale o due incisioni, una per lato.
2. Creazione dello Spazio: Dopo l’incisione, il chirurgo prepara lo spazio necessario all’interno o sopra il muscolo gluteo, in base alla tecnica e al tipo di protesi scelto. Le protesi sono solitamente posizionate sotto o all’interno del muscolo gluteo maggiore per un risultato più naturale e per ridurre il rischio di complicazioni.
3. Inserimento della Protesi: La protesi viene inserita nello spazio preparato. Le protesi possono essere in silicone coesivo, progettate specificamente per i glutei, o di tipo semisolido.
4. Chiusura dell’Incisione: Dopo aver posizionato correttamente la protesi e verificato la simmetria, le incisioni vengono suturate.
5. Recupero: Nel periodo post-operatorio, potrebbe essere necessario indossare un indumento compressivo per aiutare a ridurre il gonfiore e supportare i glutei durante la guarigione.

Tipi di Protesi per la Gluteoplastica

La scelta delle protesi gluteali è un aspetto cruciale che incide significativamente sull’esito finale dell’intervento. Spesso i pazienti si chiedono se la selezione della protesi debba essere fatta da loro o dal chirurgo.

La responsabilità della scelta del tipo di protesi più appropriato spetta al chirurgo plastico, basandosi su una valutazione pre-operatoria dettagliata, con l’obiettivo di ottenere un risultato estetico naturale e armonioso.

Esistono diversi tipi di protesi che possono essere utilizzate nella gluteoplastica, tra cui:

• Protesi in gel di silicone: Queste sono le più comuni e sono composte da un doppio strato di silicone, progettate per essere posizionate all’interno del muscolo grande gluteo.
• Protesi sottofasciali: Questa tecnica più moderna prevede il posizionamento delle protesi sotto la fascia che ricopre il muscolo grande gluteo.
• Protesi personalizzate: In alcuni casi, il chirurgo può optare per protesi personalizzate, modellate sulle specifiche esigenze del paziente.
• Protesi alternative: Esistono anche protesi realizzate in materiali diversi, come polipropilene o idrogel, anche se sono meno comunemente utilizzate nella gluteoplastica.

La scelta della protesi ideale dipende dalle caratteristiche del paziente e dalla valutazione medica del chirurgo plastico. Prima dell’intervento, è fondamentale discutere con il chirurgo tutte le opzioni disponibili per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

Le cicatrici

Le cicatrici che possono risultare dalla gluteoplastica variano in base alla tecnica chirurgica adottata e alla localizzazione delle incisioni. Di seguito, alcune considerazioni relative alle cicatrici a seconda del metodo impiegato:

Protesi in gel di silicone: Quando si utilizzano protesi in gel di silicone, l’incisione viene eseguita solitamente nella piega interglutea o tra le natiche. Questo consente alla cicatrice di essere quasi invisibile, poiché è nascosta in una zona naturalmente poco visibile.

Lipofilling: In caso di lipofilling, non vi è rischio di cicatrici evidenti, poiché la tecnica prevede solo piccole incisioni necessarie per l’aspirazione e il reinserimento del grasso. Queste incisioni sono minime e difficilmente lasciano segni visibili.

Altre tecniche: In altre varianti della gluteoplastica, il chirurgo cerca di posizionare le incisioni in modo strategico, sfruttando le pieghe naturali della pelle per minimizzare la visibilità delle cicatrici.

In generale, le cicatrici che derivano da questo intervento sono di dimensioni ridotte e ben nascoste nelle pieghe naturali delle natiche, rendendole poco visibili anche a lungo termine.

Nel caso in cui, a seguito di complicazioni, le cicatrici risultano troppo evidenti sarà possibile correggere ed eliminarle tramite la chirurgia estetica.

Fase post operatoria e recupero

Nei giorni successivi all’intervento di gluteoplastica, è fondamentale seguire alcune precauzioni per garantire una guarigione ottimale e ottenere i migliori risultati possibili.

Nelle prime 48 ore, è consigliato al paziente di mantenere il riposo, evitando di esercitare pressione diretta sui glutei, come sedersi o sdraiarsi sulla schiena. Questo aiuta a prevenire complicazioni e a favorire una corretta cicatrizzazione.

Nei primi giorni post-operatori, è normale avvertire un leggero gonfiore e indolenzimento nella zona trattata. Anche se rari, possono verificarsi rischi di complicanze come sanguinamenti, infezioni o la formazione di cicatrici cheloidee. In presenza di sintomi insoliti o preoccupanti, è cruciale contattare immediatamente il chirurgo.

Dopo circa 72 ore dall’intervento, il paziente può iniziare gradualmente a riprendere le attività quotidiane, facendo attenzione a non eseguire movimenti bruschi o sforzi eccessivi che possano esercitare pressione sui glutei.

Tra i 10 e i 14 giorni post-operatori, se il lavoro del paziente non richiede sforzi fisici intensi, è generalmente possibile riprendere l’attività lavorativa.

Dopo tre o quattro settimane dall’intervento, se il decorso post-operatorio è regolare e senza complicazioni, il paziente può tornare gradualmente a tutte le normali attività, compreso l’esercizio fisico e le attività sportive, seguendo sempre le indicazioni del chirurgo.

Rischi e complicazioni

Come ogni intervento chirurgico, anche la gluteoplastica comporta alcuni rischi e potenziali complicazioni. È importante esserne consapevoli prima di decidere di sottoporsi a questa procedura.

Rischi

• Edema e gonfiore nell’area operata, che possono persistere per alcuni giorni dopo l’intervento;
• Dolore acuto che può durare più del previsto;
• Formazione di ematomi di grandi dimensioni nella zona trattata;
• Possibili reazioni allergiche ai farmaci utilizzati durante o dopo l’intervento;
• Sanguinamento eccessivo durante o dopo l’intervento;
• Cambiamenti nel colore della pelle nella zona trattata;
• Ridotta sensibilità cutanea su una o entrambe le natiche, che può essere temporanea o, in rari casi, permanente;
• Sviluppo di cicatrici cheloidee molto evidenti, che richiedono ulteriori trattamenti.

Per minimizzare il rischio di complicazioni, è fondamentale eseguire l’intervento in strutture specializzate che rispettino rigorosamente i protocolli sanitari stabiliti dal Ministero della Salute.

Complicazioni

• Infezioni nella zona operata, che possono richiedere trattamento con antibiotici o, in casi gravi, ulteriori interventi;
• Emorragie sottocutanee, che possono causare dolore e gonfiore prolungato;
• Formazione di sieromi, accumuli di liquido che possono richiedere drenaggio;
• Intorpidimento o alterazioni della sensibilità nella zona glutea;
• Modifiche indesiderate nella forma dei glutei, che potrebbero necessitare di correzioni chirurgiche;
• Lenta cicatrizzazione della ferita chirurgica, che può prolungare il periodo di recupero;
• Possibile rottura delle protesi, un evento raro ma che può richiedere un intervento di revisione.

La consapevolezza di questi rischi e complicazioni è essenziale per prendere una decisione informata e per prepararsi adeguatamente all’intervento di gluteoplastica.

Risultati

Un aspetto armonico e ben modellato dei glutei è uno dei principali obiettivi raggiunti attraverso la gluteoplastica. I benefici dell’intervento sono visibili già nelle prime settimane, ma i risultati definitivi si apprezzano meglio dopo circa 2-3 mesi, quando il gonfiore post-operatorio sarà completamente scomparso. Questo intervento consente di ottenere un equilibrio estetico, conferendo ai glutei una tonicità e una proporzione che si integrano perfettamente con il resto del corpo.

La gluteoplastica può donare un aspetto più giovane e scolpito alle natiche, migliorandone il profilo e rendendole più armoniose in relazione alla figura complessiva del paziente.

Risultati con la Tecnica del Lipofilling

Quando la gluteoplastica viene eseguita utilizzando la tecnica del lipofilling, il grasso prelevato da altre parti del corpo viene purificato e reiniettato nei glutei per aumentarne il volume. Questa tecnica, che sfrutta tessuto autologo, riduce il rischio di reazioni allergiche o rigetto. Tuttavia, esiste la possibilità che una parte del grasso iniettato venga riassorbita dall’organismo nei mesi successivi all’intervento.

In genere, si stima che circa il 30-40% del grasso trasferito possa essere riassorbito, sebbene le percentuali possano variare da paziente a paziente. Per compensare questo potenziale riassorbimento, i chirurghi tendono a iniettare una quantità di grasso leggermente superiore rispetto al volume desiderato.

Con il passare del tempo, i glutei raggiungeranno una forma stabile e i risultati ottenuti saranno più duraturi, permettendo al paziente di godere di un aspetto naturale e ben definito.