Emorroidi: Sintomi, Diagnosi e Cura a Firenze

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Le emorroidi sono una delle cause più frequenti di sanguinamento e fastidio anale. Spesso vengono sottovalutate o confuse con altri problemi, portando il paziente a rimandare la visita. Se vivi a Firenze e da tempo avverti bruciore, prurito, dolore o noti sangue sulla carta igienica, affidarsi solo a pomate da banco potrebbe non bastare.

Presso la Clinica Ireos di Firenze, il Dott. Michele Finetti – proctologo e chirurgo generale con formazione avanzata presso lo St Mark’s Hospital di Londra – offre un percorso specializzato per la diagnosi e la cura delle emorroidi. L’approccio parte da una visita accurata per arrivare, solo quando necessario, a trattamenti ambulatoriali o chirurgici mini-invasivi, pensati per ridurre drasticamente il dolore e i tempi di recupero.

Che cosa sono le emorroidi

Le emorroidi sono cuscinetti vascolari situati nel canale anale, strutture del tutto fisiologiche che contribuiscono alla continenza. Si parla di malattia emorroidaria quando questi cuscinetti si dilatano, si infiammano o scivolano verso l’esterno, causando sintomi come sanguinamento, bruciore, prurito e sensazione di peso o prolasso.

Si distinguono in genere:

  • Emorroidi interne, che originano all’interno del canale anale e inizialmente non sono visibili,
  • Emorroidi esterne, più superficiali, che possono formare piccoli noduli o “gavoccioli” sensibili al dolore.

Con il tempo, le emorroidi interne possono prolassare, ossia fuoriuscire dall’ano, spontaneamente o durante la defecazione. La classificazione più usata è quella in gradi (I–IV), utile per impostare la strategia terapeutica più adatta.

I Gradi della malattia (Classificazione)

Capire il grado è fondamentale per scegliere la terapia corretta:

  • Grado I: Emorroidi interne che sanguinano ma non prolassano.
  • Grado II: Prolassano durante la defecazione ma rientrano spontaneamente.
  • Grado III: Prolassano e devono essere riposizionate manualmente dal paziente.
  • Grado IV: Permanentemente prolassate all’esterno, spesso dolenti e infiammate.

Sintomi: quando preoccuparsi?

La patologia emorroidaria non va ignorata, specialmente in presenza di:

  • Sanguinamento anale: Sangue rosso vivo nel water o sulla carta. È il sintomo più comune ma va sempre indagato per escludere altre patologie (come polipi o tumori).
  • Dolore o bruciore: Particolarmente intenso in caso di trombosi o ragadi associate.
  • Prurito persistente: Causato dall’irritazione della mucosa o da perdite di muco.
  • Senso di peso: La sensazione di avere un “corpo estraneo” o di non essersi svuotati completamente.
  • Prolasso: La percezione di tessuto che fuoriesce durante lo sforzo.

Se avverti questi sintomi, prenotare una visita per emorroidi a Firenze è il primo passo per escludere complicazioni e tornare a stare bene.

Emorroidi Firenze: quando rivolgersi al proctologo

È opportuno prenotare una visita proctologica a Firenze quando:

  • il sanguinamento anale si ripete o è particolarmente abbondante;
  • il dolore anale è intenso, pulsante o ti impedisce di sederti comodamente;
  • i disturbi (bruciore, prurito, peso, prolasso) compaiono da settimane o mesi;
  • hai bisogno di usare spesso pomate o farmaci senza ottenere un beneficio duraturo;
  • hai familiarità per tumore del colon-retto o altre malattie intestinali.

Una valutazione specialistica consente di:

  • confermare che i sintomi siano effettivamente dovuti alle emorroidi e non ad altre patologie;
  • definire il grado della malattia;
  • scegliere tra terapia conservativa, trattamenti ambulatoriali o chirurgia.

Diagnosi delle emorroidi presso Clinica Ireos

Visita proctologica e anoscopia

Alla Clinica Ireos di Firenze, il primo passo è una visita proctologica con il Dott. Michele Finetti. La valutazione comprende:

  • Anamnesi: raccolta dettagliata della storia clinica, dei sintomi, delle abitudini intestinali e di eventuali familiarità.
  • Ispezione esterna: valutazione della regione perianale, ricerca di noduli, ragadi, fistole, segni di prolasso.
  • Esplorazione rettale digitale: manovra delicata che permette di valutare tono sfinteriale, masse e dolorabilità.
  • Anoscopia: esame con un piccolo strumento illuminato (anoscopio) che consente di visualizzare direttamente le emorroidi interne, il loro grado e l’eventuale presenza di altre lesioni (polipi, proctiti).

Quando indicato, la visita può essere completata da ulteriori indagini (come colonscopia o esami del sangue), soprattutto in presenza di sanguinamenti importanti, anemia o familiarità oncologica.

Come si curano le emorroidi

Il trattamento delle emorroidi viene scelto in base al grado della patologia, alla presenza di prolasso, alla frequenza dei sanguinamenti e all’intensità dei sintomi. Non esiste una terapia unica valida per tutti: è il proctologo, dopo una valutazione completa, a stabilire il percorso più indicato. In generale, le opzioni terapeutiche si dividono in tre categorie: terapie conservative, procedure ambulatoriali mini-invasive e interventi chirurgici.

Trattamento delle emorroidi: terapie conservative

Nelle forme iniziali o lievi (grado I–II, sintomi saltuari), l’approccio di prima scelta è conservativo. Le strategie includono:

  • Modifiche dello stile di vita: aumento dell’apporto di fibre alimentari e liquidi, attività fisica regolare, evitare la sedentarietà e gli sforzi prolungati durante la defecazione.
  • Regolazione dell’alvo: per la stipsi cronica si ricorre a fibre alimentari, integratori o lassativi blandi; in presenza di diarrea o irritazione rettale si preferiscono farmaci antinfiammatori locali o modifiche dietetiche.
  • Terapie locali: creme, pomate o supposte con principi attivi antinfiammatori, anestetici o protettivi della mucosa anale. Questi vengono selezionati in base ai sintomi e alla sensibilità individuale.
  • Farmaci sistemici: nelle situazioni in cui c’è congestione venosa significativa si utilizzano flebotonici o altri prodotti che migliorano il tono delle vene emorroidarie, riducendo dapprima edema e fastidio.

Questo approccio è fondamentale e rimane spesso la base del trattamento anche dopo procedure ambulatoriali o interventi chirurgici, perché contribuisce a evitare recidive.

Trattamenti ambulatoriali per le emorroidi

Quando le emorroidi sono di grado II–III e causano sintomatologia importante (sanguinamento frequente, prolasso moderato, fastidio costante), si può valutare l’uso di procedure ambulatoriali eseguibili in day-hospital, senza bisogno di ricovero prolungato. Le più frequenti sono:

  • Legature elastiche: piccole bande elastomeriche posizionate alla base del gavocciolo emorroidario, che interrompono l’apporto ematico e favoriscono la caduta della parte trattata. Procedura rapida, con recupero veloce, perdita minima di sangue e convalescenza breve.
  • Scleroterapia: iniezione locale di una sostanza che induce fibrosi e chiusura del vaso emorroidario, utilizzata soprattutto nelle emorroidi interne con sanguinamento.
  • Laserterapia: tecnica che utilizza il laser per ridurre o vaporizzare il tessuto emorroidario, minimizzando dolore e tempi di recupero.
  • Altre metodiche selezionate in base al quadro clinico e all’esperienza dello specialista.

Queste procedure rappresentano l’intervento intermedio tra la terapia medica e la chirurgia vera e propria, offrendo un buon equilibrio tra efficacia e invasività.

Intervento per emorroidi: quando è necessario

Il ricorso alla chirurgia diventa indicato nei casi di:

  • emorroidi di grado III–IV con prolasso marcato e persistente,
  • sanguinamento ripetuto e abbondante con rischio di anemia da perdita cronica,
  • sintomi severi (dolore, prurito, tenesmo rettale, perdite) che compromettono significativamente la qualità di vita,
  • fallimento delle terapie conservative e delle procedure ambulatoriali.

Tra le tecniche chirurgiche più utilizzate troviamo:

  • Emorroidectomia secondo Ferguson: rimozione totale delle emorroidi con sutura del canale anale, efficacie ma con tempo di recupero più lungo.
  • Emorroidectomia secondo Milligan–Morgan: asportazione senza sutura della ferita chirurgica, con cicatrizzazione secondaria, tempo di recupero moderato.
  • Emorroidopessi (metodo Longo o suturatrice meccanica): riposizionamento del prolasso emorroidario mediante suturatrice meccanica, minor dolore post-operatorio rispetto alle tecniche tradizionali.
  • Metodo THD (Transanal Hemorrhoidal Dearterialization): tecnica mini-invasiva che identifica le arterie emorroidarie con sonda Doppler e ne riduce l’apporto ematico. Spesso eseguibile in day-hospital, con recupero rapido (3-4 giorni) e ottima tollerabilità.

Il Dott. Michele Finetti valuta attentamente ogni caso e suggerisce la tecnica più adatta alle esigenze del paziente, prediligendo le metodiche meno invasive quando possibile, per ridurre il dolore post-operatorio e velocizzare il ritorno alla vita normale.

Decorso post-operatorio e prevenzione delle recidive

Dopo un trattamento ambulatoriale o un intervento chirurgico, il decorso è in genere rapido: la maggior parte dei pazienti può tornare alle attività quotidiane in pochi giorni, seguendo le indicazioni del medico. Per ridurre il rischio di recidive delle emorroidi è fondamentale:

  • mantenere una funzione intestinale regolare (né stipsi né diarrea);
  • evitare sforzi eccessivi durante la defecazione;
  • mantenere un peso corporeo adeguato;
  • praticare attività fisica compatibile con la fase post-operatoria;
  • seguire un’alimentazione ricca di fibre, frutta, verdura e acqua.

La Clinica Ireos offre un follow-up programmato per monitorare la guarigione e correggere eventuali abitudini che favoriscono la ricomparsa del disturbo.

Cause e fattori di rischio

Le emorroidi sono una condizione molto comune e possono svilupparsi quando i plessi venosi dell’ano e del retto vengono sottoposti a uno stress prolungato. Diversi fattori possono favorirne la comparsa. La stipsi cronica, ad esempio, costringe a sforzi ripetuti durante l’evacuazione, aumentando la pressione sulla mucosa anale. Allo stesso modo, una dieta povera di fibre e un ridotto apporto di liquidi rendono le feci più dure e difficili da espellere.

La sedentarietà, tipica di chi trascorre molte ore seduto per lavoro, contribuisce a una stasi venosa che può accentuare infiammazione e congestione. Anche la gravidanza e il parto rappresentano momenti critici: l’aumento della pressione addominale e i cambiamenti ormonali rendono le vene più vulnerabili. In alcuni casi esiste anche una predisposizione familiare, con una componente anatomica o vascolare ereditata.

Conoscere questi fattori è fondamentale: intervenire sullo stile di vita riduce il rischio di sviluppare nuove crisi e migliora sensibilmente i sintomi nelle fasi iniziali.

Come prevenire le emorroidi

Una buona prevenzione si basa soprattutto su abitudini corrette. Bere ogni giorno almeno 1,5–2 litri d’acqua favorisce la regolarità intestinale, mentre un’alimentazione ricca di fibre naturali — presenti in frutta, verdura, legumi e cereali integrali — aiuta a mantenere le feci morbide e facilmente evacuabili. È altrettanto importante evitare sforzi eccessivi in bagno e non trattenere lo stimolo quando si presenta, poiché questo comportamento favorisce la stipsi.

Dal punto di vista dietetico, è utile limitare spezie molto piccanti, alcol e fritti, che possono irritare la mucosa anale. Anche l’attività fisica gioca un ruolo chiave: camminare ogni giorno per 20–30 minuti stimola la motilità intestinale e migliora la circolazione venosa, contribuendo a prevenire infiammazioni e congestioni.

Adottare queste semplici strategie quotidiane può ridurre in modo significativo la frequenza delle recidive e mantenere in equilibrio la salute dell’area ano-rettale.

Perché rivolgersi al Dott. Michele Finetti a Firenze

Affidarsi al Dott. Finetti significa scegliere la competenza di uno specialista con esperienza internazionale (St. Mark’s Hospital di Londra) e oltre 30 anni di attività come Dirigente Medico in Chirurgia.

Alla Clinica Ireos troverai:

  • Competenza chirurgica a 360°: Esperienza non solo proctologica ma anche in chirurgia generale e d’urgenza.
  • Tecnologie moderne: Accesso a trattamenti come THD e Laser.
  • Privacy e Comfort: Un ambiente riservato con tempi di attesa ridotti.
  • Follow-up: Non sarai lasciato solo dopo la visita o l’intervento; sono previsti controlli per monitorare la guarigione.

A chi rivolgersi per trattamento e cura delle emorroidi a Firenze

Quando compaiono sintomi come sanguinamento, dolore durante la defecazione o fastidio persistente, è importante affidarsi a uno specialista esperto che possa formulare una diagnosi precisa e proporre il trattamento più adeguato. A Firenze, un riferimento qualificato per la cura delle emorroidi è la Clinica Ireos, dove opera il Dott. Michele Finetti, chirurgo con formazione avanzata presso lo St Mark’s Hospital di Londra, uno dei centri europei più autorevoli in coloproctologia.

Presso la Clinica Ireos il paziente può contare su:

  • una visita specialistica accurata, con anamnesi dettagliata e valutazione completa del quadro clinico;
  • diagnosi immediata tramite esame obiettivo e anoscopia quando necessaria;
  • trattamenti ambulatoriali mini-invasivi, come legature elastiche per le emorroidi interne di grado II–III;
  • percorsi terapeutici personalizzati, che includono sia terapie conservative sia, nei casi avanzati, la pianificazione dell’intervento chirurgico più appropriato;
  • un ambiente riservato e confortevole, con tempi di attesa ridotti e assistenza dedicata.

Affrontare tempestivamente la malattia emorroidaria permette di evitare complicazioni, ridurre il rischio di recidive e spesso prevenire la necessità di un intervento chirurgico.

Per prenotare una valutazione specialistica con il Dott. Michele Finetti presso Clinica Ireos, puoi contattare:

📞 055.332595
📩 info@clinicaireos.com

 

Emorroidi: Sintomi, Diagnosi e Cura a Firenze
Firenze

Dove viene eseguito l'intervento

La Clinica Ireos esegue interventi di Emorroidi: Sintomi, Diagnosi e Cura a Firenze a Firenze direttamente presso la sua sede.

  • Piazza G. Puccini 4 Firenze, FI - 50144, Italia
  • 055.332595
  • info@clinicaireos.com
  • Orario di apertura
    dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00 alle 20:00

Come raggiungerci

Siamo in Piazza puccini, tra il quartiere di Novoli e del Romito, molto vicino al centro di Firenze.

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Uscendo dall'autostrata a Firenze nord, percorrere tutto viale di Novoli e svoltare a destra in viale Fransceco Redi per giungere in Piazza Puccini, la clinica si trova al numero 4. Nella zona sono presenti diversi parcheggi a pagamento.

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bus 17B, 17C, 35, 51, 55, CF, LAM-MT, PF

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Aeroporto Amerigo Vespucci. Prendere Tram o Bus verso Firenze Centro.

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Domande Frequenti

Assolutamente no. La chirurgia è necessaria solo in una minoranza di casi (solitamente Grado III avanzato o IV). La maggior parte dei pazienti che si rivolgono al Dott. Finetti risolve il problema con terapie mediche (diet, farmaci), correzione dello stile di vita o trattamenti ambulatoriali rapidi come le legature elastiche.

La paura del dolore è comprensibile, ma le tecniche moderne hanno cambiato radicalmente il decorso post-operatorio. Metodiche come la THD (Dearterializzazione) o il Laser sono definite “mini-invasive” proprio perché non prevedono grandi tagli o asportazioni traumatiche di tessuto. Questo riduce drasticamente il dolore e permette un ritorno alle normali attività molto più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale.

Dipende dalla tecnica utilizzata.

  • Per trattamenti ambulatoriali (legature): il ritorno è quasi immediato (il giorno stesso o il successivo).
  • Per interventi mini-invasivi (THD/Laser): in media 3–4 giorni di riposo.
  • Per l’emorroidectomia classica: possono essere necessarie 1–2 settimane. Durante la visita, il Dott. Finetti ti spiegherà esattamente cosa aspettarti in base al tuo caso specifico.

Il sanguinamento rettale non va mai considerato normale, anche in assenza di dolore. Sebbene spesso sia causato da emorroidi interne (che non fanno male perché la zona interna non ha recettori del dolore), è fondamentale una visita proctologica per escludere altre patologie del colon-retto, come polipi o infiammazioni.

È una procedura ambulatoriale molto efficace per le emorroidi interne che sanguinano o prolassano lievemente. Il proctologo posiziona un piccolo elastico alla base dell’emorroide: questo interrompe l’afflusso di sangue e fa sì che il tessuto in eccesso “cada” spontaneamente dopo alcuni giorni, senza che il paziente se ne accorga. Non serve anestesia e dura pochi minuti.

La dieta è la prima medicina. Bisogna rendere le feci morbide per evitare sforzi. Si consiglia di:

  • Bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno.
  • Aumentare l’apporto di fibre (frutta, verdura, cereali integrali, legumi).
  • Evitare cibi irritanti come peperoncino, spezie forti, insaccati, alcol, cioccolato e caffè in eccesso.

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