Rimozione tatuaggi: costi, tempi e come funziona

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Siamo spesso abituati a vedere i tatuaggi come parte della nostra cultura, persone dello spettacolo, politici, calciatori, presentatori tv hanno spesso uno o più tatuaggi.

Solo in Italia le persone che hanno un tatuaggio sono più di 7 milioni, di queste il 92,2% si dice soddisfatta della propria scelta, il 17,2% pensa di rimuovere il proprio tattoo e il 4,3% l’ha già rimosso o ha iniziato un trattamento di rimozione del tatuaggio con il laser.

Ma proprio chi fa parte di quel 17,2% e pensa che sarebbe bello poter cancellare un tatuaggio ha spesso molti dubbi sul processo di rimozione, infatti le domande più comuni sono:

è doloroso cancellare un tatuaggio?
rimane qualche segno o cicatrice sul corpo?
si può rimuovere del tutto il tatuaggio?
come funziona il trattamento di rimozione?
quali sono i costi?

Vediamo insieme tutti questi aspetti della rimozione di un tatuaggio.

Rimozione di un tatuaggio: i metodi del passato

Nel passato il procedimento di rimozione di un tatuaggio passava per un vero e proprio intervento chirurgico, il tatuaggio di fatto veniva inciso ed eliminato fisicamente attraverso una procedura che oggi potremmo se non altro definire alquanto barbara.

Il trattamento in questione infatti lasciava una cicatrice evidente tanto che probabilmente era più gradevole esteticamente mantenere il vecchio tatuaggio.

Oggi per fortuna questi metodi sono solo un brutto ricordo del passato.

Rimozione tatuaggi: il laser Q-Switched e il laser a Picosecondi

Oggi per fortuna il metodo di rimozione dei tatuaggi si è molto evoluto, sono infatti stati sviluppati dei laser che riescono a rimuovere completamente un tatuaggio senza lasciare alcuna traccia evidente sulla nostra pelle come cicatrici o macchie cutanee.

I laser maggiormente utilizzati in ambito dermatologico sono prevalentemente due: i laser Q-Switched ed i laser a Picosecondi.

Vediamo insieme cosa sono, le differenze e come funzionano:

Q-Switched Laser: sono laser che riescono ad erogare un impulso molto potente in un tempo estremamente ridotto (l’impulso in questi laser viene infatti erogato in appena pochi miliardesimi di secondo).

Questa grande onda di energia frattura i pigmenti del nostro tatuaggio rendendolo “eliminabile” dal nostro organismo.

Laser a Picosecondi: sono gli ultimi ritrovati della tecnologia, questi tipi di laser consentono di sviluppare potenze pari o addirittura superiori rispetto ai vecchi Q-Switched ma di erogare tali potenze in tempi oltre 1000 volte più rapidi.

Questo vuol dire che l’energia di un impulso viene erogata in appena un millesimo di miliardesimo di secondo.

Ma perché il laser a picosecondi è meglio rispetto al laser Q-Switched? La risposta è semplice in realtà: il laser a picosecondi permette di fratturare il pigmento dei nostri tatuaggi in pezzetti molto più piccoli e facilmente rimovibili dal nostro organismo, questo consente di eliminare un tatuaggio in tempi più brevi e con un migliore risultato.

Qual è il miglior laser per rimuovere un tatuaggio

Per eliminare un tatuaggio, l’uso del laser è la tecnica più efficace. Tra i vari laser disponibili, quelli detti “Q-switched” sono i migliori. Questi apparecchi usano impulsi di luce molto brevi e potenti che possono scomporre l’inchiostro del tatuaggio senza danneggiare la pelle attorno.

In pratica, il laser sceglie una luce specifica per colpire solo il colore dell’inchiostro che si vuole rimuovere. Ciò aiuta a evitare danni alla pelle e garantisce che solo l’inchiostro venga eliminato.

Ci sono diversi tipi di laser usati per togliere i tatuaggi:

  • Laser CO2: Era uno dei primi usati, ma ora è meno popolare perché può lasciare cicatrici e non sempre elimina bene tutti i colori dell’inchiostro.
  • Laser Q-switched: Questo tipo è il più usato oggi. Esistono vari modelli, come il Nd-Yag e l’Alexandrite, che lavorano bene senza ferire la pelle. Possono rimuovere diversi colori di inchiostro in modo sicuro e veloce.
  • Laser a picosecondi: Questi laser sono una novità che lavora rompendo l’inchiostro in pezzi ancora più piccoli, permettendo al corpo di eliminarlo più facilmente. Riducono anche il tempo di guarigione, ma il loro costo è più alto e potrebbero non essere la prima scelta per tutti.

La decisione su quale laser usare dipende da molti fattori, come il colore e la profondità del tatuaggio. Un esperto può aiutare a scegliere il metodo migliore per ogni caso, assicurando i migliori risultati nella rimozione del tatuaggio.

Quali colori possono essere rimossi

Quando si parla della rimozione dei tatuaggi con laser, è importante sapere che non tutti i colori reagiscono allo stesso modo al trattamento. I diversi colori di inchiostro possono essere rimossi più efficacemente utilizzando specifiche lunghezze d’onda del laser.

Con l’avanzamento della tecnologia, soprattutto con l’introduzione dei laser Q-switched (Q-S), è possibile trattare una gamma più ampia di colori regolando le frequenze. Ecco una panoramica delle lunghezze d’onda e dei colori che possono essere trattati:

  • RUBINO (694 nanometri): Questa lunghezza d’onda è particolarmente efficace nel rimuovere il nero, e mostra risultati accettabili anche su inchiostri di colore nero-blu e marrone.
  • ALESSANDRITE (755 nanometri): Ottima per il nero, questa lunghezza d’onda può anche ridurre inchiostri blu e verdi.
  • Nd YAG – neodimio-yag (1064 nanometri): È efficace per trattare il nero e può essere usato per una vasta gamma di tipi di inchiostro.
  • Nd YAG (532 nanometri): Questa impostazione è usata principalmente per il rosso, con buoni risultati anche su viola e alcuni toni di arancione.

Come abbiamo accennato il processo di rimozione implica principalmente la frammentazione delle particelle di pigmento, che si presume possano essere eliminate attraverso il sistema linfatico. Inoltre, si ritiene che il laser possa indurre cambiamenti nelle proprietà ottiche dei pigmenti, rendendo alcuni colori invisibili.

Un’attenzione particolare deve essere rivolta ai tatuaggi cosmetici di dermopigmentazione, come quelli applicati a sopracciglia, labbra, areole o usati per camuffare cicatrici. Questi inchiostri, spesso composti da pigmenti che contengono zinco e ossido di titanio, possono reagire al trattamento laser Q-S scurendosi in modo irreversibile.

Vuoi approfondire: Come togliere i tatuaggi colorati con il laser a picosecondi

E’ doloroso rimuovere un tatuaggio?

L’aspetto che più spaventa chi vorrebbe rimuovere il proprio tatuaggio è sicuramente l’aspetto del dolore, in realtà la sensazione di rimozione di un tatuaggio non differisce tanto dalla sensazione che si prova quando il tatuatore inietta il pigmento nella pelle, anzi essendo un trattamento rapido lo si sopporta anche meglio!

Non bisogna però farsi ingannare da ciò che si legge su alcuni blog, le testimonianze di dolori lancinanti durante la procedura di rimozione di un tatuaggio spesso si riferiscono a trattamenti effettuati con vecchie strumentazioni laser.

I nuovi sistemi e i nuovi protocolli di trattamento sono molto meno noiosi dei metodi classici.

Rimane qualche cicatrice dopo la rimozione di un tatuaggio?

La risposta è NO!

I laser agiscono sempre e solo sul pigmento dei tatuaggi, fratturandolo e permettendone la rimozione ai macrofagi, le cellule spazzine del nostro organismo, mentre non hanno alcuna reazione con la pelle normale.
I laser a picosecondi nello specifico vengono definiti laser freddi perché l’impulso emesso è talmente breve da non generare calore, grazie a questa loro caratteristica non causano danni alla pelle la quale a trattamento ultimato rimane esattamente com’era prima del tatuaggio.

Quanto tempo ci vuole per rimuovere un tatuaggio?

Iniziamo col dire che la rimozione di un tatuaggio è un procedimento lungo, la cosa infatti che spesso non viene sottolineata a sufficienza da chi promuove questo tipo di trattamenti è che il laser di per sé non effettua alcuna rimozione ma determina solo una frattura dei pigmenti del nostro tatuaggio, il quale verrà poi rimosso dall’organismo.

Chiaramente è intuibile capire che l’organismo umano ha dei tempi che spesso non sono proprio brevi, basti pensare al tempo necessario per la guarigione completa di un piccolo taglio o una piccola frattura.

Chiunque quindi voglia intraprendere un processo di rimozione del proprio tattoo si prepari ad un percorso lungo con un trattamento fatto ogni 2-3 mesi, perchè più vengono distanziate le sedute migliore sarà il risultato finale.

In linea generale comunque possiamo dire che il tempo minimo di rimozione di un tatuaggio è di 12-18 mesi circa con un numero di sedute variabile tra le 5 e le 7.

Risultati

Per notare i cambiamenti dopo un trattamento laser per rimuovere i tatuaggi, è fondamentale avere pazienza. Questo processo richiede più di una sessione per eliminare completamente il tatuaggio, poiché l’efficacia del laser aumenta con ogni trattamento.

Subito dopo il trattamento, è normale che l’area trattata appaia gonfia e rossa. Può anche verificarsi un effetto che ricorda il “popcorn” sulla pelle, causato dalla frammentazione del pigmento del tatuaggio. Questa reazione è un segnale positivo che indica che il trattamento sta funzionando.

Nei giorni successivi, la pelle inizia a guarire e si può già notare che il tatuaggio sembra più sbiadito rispetto a prima della seduta. Con il passare delle settimane, si pianifica la prossima sessione e il processo continua fino a raggiungere l’obiettivo finale. Ogni trattamento contribuisce a rendere il tatuaggio sempre meno visibile, fino alla sua possibile eliminazione completa.

Rimozione del trucco semipermanente

Buone notizie per chi vuole rimuovere il trucco semipermanente o il microblading alle labbra: questi trattamenti cosmetici semipermanenti sono tra i più semplici da rimuovere con i nuovi laser per la rimozione dei tattoo.

Sono infatti necessarie generalmente poche sedute (2-3 nella maggior parte dei casi) effettuate a distanza di un mese l’una dall’altra.

Questi fattori rendono l’eliminazione del trucco semipermanente un trattamento semplice e rapido oltre che alla portata di tutti, i prezzi di tali trattamenti si aggirano infatti tra i 60 e gli 80€ a seduta.

Quanto costa la rimozione di un tatuaggio?

Fortunatamente i costi dei trattamenti di rimozione dei tatuaggi sono molto calati negli ultimi anni, questi trattamenti inizialmente accessibili solo a persone facoltose del calibro di Katy Perry, Belen Rodriguez o Angelina Jolie, tutte persone che ad un certo punto della loro vita hanno deciso di rimuovere un tatuaggio non più gradito, sono ora diventati trattamenti alla portata di tutti.

I costi di rimozione di un tatuaggio con laser a picosecondi partono infatti da 80€ a seduta.