Vaginoplastica
La vaginoplastica è un intervento di chirurgia intima ricostruttiva ed estetico‑funzionale che consente di creare, rimodellare o rinforzare il canale vaginale, restituendogli forma, tono ed elasticità naturali.
Grazie alla vaginoplastica puoi ritrovare comfort, piena funzionalità sessuale e fiducia in te stessa — sia dopo parti, menopausa, malformazioni congenite, sia per allineare il tuo corpo alla tua identità di genere.

Cos’è la vaginoplastica
La vaginoplastica è un intervento di chirurgia ginecologica ricostruttiva ed estetico‑funzionale che ha l’obiettivo di creare, rimodellare o rinforzare il canale vaginale e le strutture circostanti.
Pur racchiuso in un unico termine, questo atto chirurgico comprende situazioni cliniche molto diverse, tutte accomunate dal risultato di ottenere una vagina con forma, dimensioni e funzionalità adeguate alla vita di relazione — sessuale, urinaria e procreativa.
A chi si rivolge la vaginoplastica
La vaginoplastica è pensata per due gruppi principali di pazienti, accomunati dal desiderio di migliorare l’anatomia e la funzionalità dell’area genitale:
1. Persone transgender (MtF)
Chi intraprende un percorso di chirurgia di conferma di genere trova nella vaginoplastica l’intervento cardine per trasformare organi genitali maschili in strutture femminili. Dopo valutazioni psicologiche, ormonali e legali, la procedura crea una neovagina sensibile, capace di lubrificazione e con estetica naturale, favorendo benessere corporeo e identità personale.
2. Donne cisgender che presentano alterazioni anatomico‑funzionali
- Rilassamento del pavimento pelvico dopo parto o menopausa
- Prolassi degli organi pelvici o incontinenza urinaria da sforzo
- Lassità o cicatrici post‑traumatiche che compromettono comfort sessuale e qualità di vita
In questi casi la vaginoplastica rinforza i muscoli pubococcigei, riduce il calibro vaginale e ripristina elasticità e continenza, con benefici sia funzionali sia estetici.
Il profilo della candidata o del candidato ideale
- Buona salute generale, età adulta e aspettative realistiche sui risultati.
- Disponibilità a rispettare tempi di recupero e indicazioni post‑operatorie, incluse le dilatazioni vaginali programmate.
- Per le persone transgender: percorso psicoterapeutico concluso e stabilità ormonale documentata.
- Per le donne cisgender: diagnosi specialistica di lassità, prolasso o disfunzioni sessuali/urinarie non risolvibili con terapie conservative.
Se ti riconosci in una di queste situazioni e desideri maggiori informazioni sull’intervento di vaginoplastica, rivolgiti a un chirurgo ginecologico o uroginecologico esperto per una valutazione personalizzata.
Caratteristiche Intervento
Durata del trattamento
La vaginoplastica può durare da 2 a 6 ore, in relazione alla tecnica impiegata e alla complessità del caso. Gli interventi di riassegnazione di genere (MtF) richiedono in genere più tempo perché includono la creazione di una neovagina completa; nelle correzioni funzionali o estetiche per donne cisgender la durata è spesso più breve. In ogni scenario si tratta di una procedura meticolosa che mira a ottenere un risultato naturale, stabile e pienamente funzionale.
Anestesia
Di solito l’intervento viene eseguito in anestesia generale per garantire completo comfort e immobilità del paziente. In alcune correzioni meno estese si può optare per un’anestesia spinale con sedazione profonda, che permette un recupero più rapido. L’équipe anestesiologica monitora costantemente i parametri vitali per mantenere la massima sicurezza lungo tutto il percorso operatorio.

Preparazione
La vaginoplastica, come ogni intervento chirurgico specialistico, richiede una preparazione pre-operatoria accurata per garantire massima sicurezza e risultati ottimali. Il percorso preparatorio coinvolge diverse fasi, tra cui una valutazione approfondita da parte del chirurgo, indicazioni comportamentali e una serie di esami clinici specifici.
Visita specialistica pre-operatoria
Durante la visita pre-operatoria, il chirurgo valuterà:
- Lo stato di salute generale della paziente.
- Eventuali patologie, allergie o malattie che potrebbero influenzare l’intervento.
- L’idoneità psicologica e la presenza di aspettative realistiche rispetto ai risultati.
- La sospensione di terapie farmacologiche che potrebbero interferire con l’intervento (specialmente farmaci anticoagulanti o antiaggreganti).
- La scelta della tecnica chirurgica ideale, discussa insieme alla paziente e pianificata in base alla situazione anatomica e alle esigenze.
Indicazioni comportamentali pre-intervento
Il chirurgo fornirà raccomandazioni specifiche, tra cui:
- Smettere di fumare almeno 2 settimane prima dell’operazione, per favorire la guarigione e ridurre rischi di complicanze.
- Sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti, antiaggreganti (come l’aspirina) e, se richiesto, la pillola contraccettiva.
- Essere a digiuno (acqua compresa) da almeno 8 ore prima dell’intervento, se indicato.
- Segnalare eventuali allergie a farmaci.
- Richiedere la presenza di un accompagnatore per il ritorno a casa nelle prime ore post-intervento.
Esami pre-operatori
Per accedere all’intervento di vaginoplastica, saranno necessari specifici esami clinici:
- Esami del sangue (emocromo, coagulazione, glicemia, elettroliti, sierologia per epatiti e HIV).
- Esame delle urine.
- Elettrocardiogramma (ECG).
- Misurazione della pressione arteriosa.
- Rx Torace (in casi selezionati, ad esempio per pazienti sopra i 40 anni o con particolari fattori di rischio).
- Eventuali altri esami specifici, in base alle indicazioni del medico e alle caratteristiche individuali del paziente (ad esempio, visita cardiologica, ecografia).
Questi esami servono a verificare le condizioni generali di salute e prevenire complicanze legate all’anestesia o alla chirurgia stessa.
La preparazione all’intervento di vaginoplastica è dunque un processo multidisciplinare e rigoroso, fondamentale per minimizzare i rischi, ottimizzare la guarigione e raggiungere i risultati chirurgici desiderati.
In cosa consiste e quando è indicato il restringimento e rimodellamento della muscolatura vaginale
Per le donne cisgender con pareti vaginali indebolite a causa di parti multipli, atrofia da menopausa o traumi, la vaginoplastica funzionale consiste nel restaurare chirurgicamente le proporzioni naturali del canale vaginale, eliminando disagi sessuali e funzionali (es. incontinenza urinaria) senza lasciare cicatrici visibili.
- Rafforzamento dei muscoli pubococcigei e riduzione del calibro vaginale.
- Correzione di prolasso e miglioramento del supporto pelvico.
- Recupero di tono, elasticità e sensibilità nei rapporti intimi.
Alternativa mini‑invasiva: il ringiovanimento vaginale con laser prevede un ciclo di sedute ambulatoriali, brevi e indolori, ideale per lassità lievi o pazienti che desiderano tempi di recupero più rapidi.
Come avviene un intervento di vaginoplastica
La vaginoplastica è un intervento chirurgico complesso, mirato a costruire o ricostruire la vagina, spesso per persone transgender MtF o per esigenze ricostruttive funzionali/estetiche. La procedura, che si svolge interamente in ambiente ospedaliero, richiede pianificazione, precisione chirurgica e si articola in diverse fasi distinte in base alla tecnica utilizzata.
Fasi principali dell’intervento (tecnica penoscrotale e inversione peniena)
1. Fase demolitiva
Asportazione dei genitali originari: rimozione di testicoli, epididimi, funicoli spermatici e della maggior parte dei tessuti erettili maschili (corpi cavernosi, parte dell’uretra peniena).
In questa fase, è fondamentale preservare le strutture neuro-vascolari del glande per la futura sensibilità della neovagina e del neoclitoride.
2. Fase ricostruttiva
Creazione della neovagina: viene ricavata una cavità tra retto e vescica, che sarà poi rivestita con:
- Cute peniena invertita (tecnica di inversione peniena): la cute del pene viene introflessa a ‘dito di guanto’ per creare la vagina interna.
- Lembo peno-scrotale: nei casi in cui si necessiti di più tessuto, si utilizza anche la pelle dello scroto.
- Colon-vaginoplastica: in casi selezionati o quando i tessuti genitali non sono sufficienti, si utilizza un segmento di colon sigmoideo per foderare la nuova cavità (garantendo anche una lubrificazione naturale).
Creazione del neoclitoride: una piccola porzione del glande viene isolata mantenendo i nervi e i vasi sanguigni per garantire sensibilità erotica.
Ricostruzione delle piccole e grandi labbra: utilizzando cute scrotale residua, si modellano le strutture esterne della vulva.
Modellamento uretrale
L’uretra viene accorciata e reindirizzata per consentire la minzione in posizione seduta.
Si crea un neomeato uretrale (apertura per l’uretra) nella posizione corretta.
Tecniche di vaginoplastica
- Inversione di cute peniena: la tecnica più diffusa, ideale se la pelle peniena è sufficiente a garantire profondità e rivestimento della neovagina.
- Flap peno-scrotale: combina cute di pene e scroto per aumentare volume e profondità della neovagina.
- Colon-vaginoplastica: usata come tecnica primaria in casi complessi o come revisione.
- Altre tecniche (Perovic, innesti cutanei): utilizzano segmenti di uretra o tessuti da altre aree del corpo nei casi più particolari.
Le cicatrici
Le cicatrici dopo una vaginoplastica sono la normale conseguenza del processo di guarigione cutanea. Grazie alle tecniche microchirurgiche attuali, tuttavia, risultano in genere poco visibili e collocate in aree strategiche, così da non interferire né con l’aspetto estetico né con la funzionalità della nuova anatomia.
Dove si localizzano le cicatrici
- Regione inguinale: le incisioni vengono posizionate all’interno delle pieghe naturali dell’inguine; col tempo si confondono con le rughe cutanee circostanti.
- Lembi peno‑scrotali: nelle pazienti transgender MtF, i tagli utilizzati per prelevare cute di pene e scroto sono disegnati per rimanere nascosti tra vulva e perineo.
- Cicatrici interne: le suture all’interno della neovagina restano invisibili dall’esterno e, grazie a tecniche come il laser in chirurgia estetica vaginale, risultano sottili e lisce.
Perché le cicatrici sono poco evidenti
I chirurghi specializzati studiano il tracciato delle incisioni in modo da:
- Mimetizzarle nelle zone d’ombra o nelle pliche cutanee.
- Preservare le strutture neuro‑vascolari fondamentali per la sensibilità erotica.
- Ridurre la tensione sui margini di sutura, minimizzando il rischio di cicatri ipertrofiche o cheloidi.
Decorso post‑operatorio e cura delle cicatrici
Nei primi mesi la pelle appare arrossata o leggermente indurita; con le giuste attenzioni il colore si schiarisce e la consistenza si ammorbidisce:
- Applicazione di gel a base di silicone o medicazioni lipidocolloidi secondo prescrizione.
- Massaggi cicatriziali delicati per favorire la rimodellazione del tessuto.
- Evitare sole diretto, lampade UV e fumo di sigaretta, fattori che ritardano la maturazione della cicatrice.
Quando possono comparire cicatrici più evidenti?
In meno del 5 % dei casi si sviluppano cheloidi o aderenze fastidiose. Segni di allarme: prurito persistente, ispessimento progressivo, discromie marcate. In tali situazioni il chirurgo può proporre:
- Infiltrazioni di corticosteroidi o laser frazionato per appiattire il rilievo.
- Piccoli interventi di revisione cicatriziale, di norma ambulatoriali.
In sintesi, le cicatrici della vaginoplastica sono progettate per essere discrete e diventare, con il passare dei mesi, quasi impercettibili. Seguendo con costanza i consigli di medicazione e controllo post‑operatorio, la maggior parte dei pazienti ottiene un risultato estetico armonioso senza segni evidenti.
Fase post operatoria e recupero
Dopo una vaginoplastica si rimane di norma ricoverati 4‑7 giorni, con analgesici e antibiotici per tenere sotto controllo dolore, gonfiore e piccole perdite di sangue.
Appena a casa occorre mantenere l’area pulita con lavaggi antisettici, cambiare le medicazioni come indicato e riposare con le gambe leggermente sollevate.
Per le neovagine ricostruttive, la dilatazione quotidiana con appositi tutori inizia pochi giorni dall’intervento, dura 10‑30 minuti due volte al giorno e prosegue almeno sei mesi: è essenziale per evitare stenosi e conservare profondità e larghezza adeguate.
Nelle prime 3‑6 settimane vanno evitati sforzi, sport e sollevamento di pesi; molte pazienti tornano al lavoro leggero entro 2‑3 settimane, mentre i rapporti sessuali sono di solito permessi dopo 6‑8 settimane, previo controllo medico. Febbre, dolore crescente, gonfiore marcato o perdite maleodoranti sono segnali di possibili complicanze e richiedono visita immediata.
Visite di follow‑up programmate consentono al chirurgo di valutare la cicatrizzazione, l’efficacia delle dilatazioni e l’eventuale necessità di piccoli aggiustamenti. Seguendo con attenzione queste indicazioni si favorisce una guarigione rapida e si preservano al meglio i risultati estetici e funzionali dell’intervento.
Rischi e complicazioni
Ogni atto chirurgico comporta rischi e possibili complicazioni; la vaginoplastica non fa eccezione. Conoscere in anticipo gli imprevisti più frequenti aiuta a scegliere consapevolmente l’intervento e a riconoscere tempestivamente eventuali segnali di allarme.
Rischi generali, comuni a molte chirurgie
- Emorragia intra‑ o post‑operatoria, di solito controllabile con emostasi chirurgica e farmaci.
- Infezioni della ferita, prevenute da tecniche sterili e antibiotici mirati.
- Reazioni allergiche a anestetici o farmaci adjuvanti.
- Ritardo di cicatrizzazione o necrosi di piccoli lembi cutanei.
- Formazione di ematomi o sieromi che, se voluminosi, richiedono drenaggio.
Complicazioni specifiche della vaginoplastica
- Alterazioni cicatriziali: cheloidi o cicatrici ipertrofiche, rare ma possibili nelle zone inguinali.
- Disestesie o perdita parziale di sensibilità clitoridea; nella maggior parte dei casi regredisce entro 6‑12 mesi.
- Asimmetrie delle labbra, profondità vaginale ridotta o calibro eccessivo, talvolta da correggere con un secondo tempo operatorio.
- Dolore pelvico persistente o parestesie genito‑perineali temporanee.
Eventi avversi tipici della neo‑vagina nelle pazienti transgender MtF
- Deiscenza della sutura nel primo mese, trattabile con medicazioni o piccole revisioni.
- Granulazioni o eccesso di tessuto cicatriziale, facilmente cauterizzabili in ambulatorio.
- Stenosi vaginale: restringimento prevenuto da un programma costante di dilatazioni.
- Fistole uretrali o retto‑vaginali, rare ma più probabili quando si impiega il colon come innesto.
- Prolasso della neovagina o del neoclitoride, gestibile con sospensione chirurgica.
- Ricrescita di peli all’interno del canale, evitabile con epilazione laser pre‑operatoria.
Incidenza e prevenzione delle complicazioni
Statisticamente, le complicanze gravi riguardano meno del 10 % dei casi trattati in centri di alto volume. I fattori che riducono in modo significativo i rischi chirurgici includono:
- Selezione di un’équipe con lunga esperienza in chirurgia urogenitale.
- Preparazione pre‑operatoria accurata, inclusa sospensione del fumo e controllo di glicemia e coagulazione.
- Protocollo post‑operatorio rigoroso: igiene locale, terapia antibiotica, calendario di dilatazioni e controlli regolari.
Risultati
Al termine dell’operazione, viene posizionato un dilatatore vaginale per mantenere la profondità. La dilatazione periodica continua per mesi.
Ricovero ospedaliero medio: 5-7 giorni.
La sensibilità erotica è conservata nel 70-80% dei casi tramite la creazione di un neoclitoride sensibile.
I rapporti sessuali sono generalmente consentiti dopo circa due mesi.
In alcune circostanze, sono previsti piccoli interventi secondari di rimodellamento per ottimizzare i risultati estetici e funzionali.
Vaginoplastica
Firenze
Dove viene eseguito l'intervento
La Clinica Ireos esegue interventi di Vaginoplastica a Firenze direttamente presso la sua sede.
- Piazza G. Puccini 4 Firenze, FI - 50144, Italia
- 055.332595
- info@clinicaireos.com
-
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00 alle 20:00
Come raggiungerci
Siamo in Piazza puccini, tra il quartiere di Novoli e del Romito, molto vicino al centro di Firenze.
In auto
Uscendo dall'autostrata a Firenze nord, percorrere tutto viale di Novoli e svoltare a destra in viale Fransceco Redi per giungere in Piazza Puccini, la clinica si trova al numero 4. Nella zona sono presenti diversi parcheggi a pagamento.
Autobus
bus 17B, 17C, 35, 51, 55, CF, LAM-MT, PF
Aereo
Aeroporto Amerigo Vespucci. Prendere Tram o Bus verso Firenze Centro.
Apri la mappaCosto Vaginoplastica
Il prezzo parte da circa 6.000 €, ma può salire se la procedura è più complessa (fino a 10‑12 mila euro per tecniche avanzate o revisioni). Per stabilire la cifra esatta è indispensabile un consulto preliminare: il chirurgo valuta la tua situazione anatomica, la tecnica più adatta e la durata prevista dell’operazione.
Il costo comprende:
- visita multidisciplinare e esami pre‑operatori
- sala operatoria con anestesia e materiali di sutura
- ricovero di 1‑7 giorni, a seconda del caso
- dilatazioni vaginali guidate da personale specializzato
- controlli post‑operatori fino a 12 mesi
Vuoi ritrovare comfort e piena fiducia nella tua intimità? Realizza il tuo desiderio con l’intervento di vaginoplastica!
Contattaci per ricevere il tuo preventivo personalizzato.
Domande Frequenti
Il prezzo di riferimento è intorno a 6.000 €, ma può variare in base alla tecnica e alla durata dell’operazione. Un consulto preliminare è indispensabile per definire un preventivo personalizzato.
Gli eventi avversi più rari ma possibili sono : sanguinamento, infezione, ritardo di cicatrizzazione ed ematomi. Con sorveglianza post‑operatoria e terapia mirata questi episodi vengono gestiti efficacemente.
Nelle donne con utero e ovaie intatti l’intervento non compromette la fertilità né la gravidanza futura.
Sì. Il rafforzamento della muscolatura vaginale ripristina il tono perineale, aumenta il controllo neuromuscolare e può intensificare la sensibilità durante i rapporti.
La vaginoplastica non è generalmente considerata un intervento estremamente doloroso, soprattutto grazie alle moderne tecniche anestesiologiche. Durante la procedura, viene utilizzata principalmente un’anestesia locale combinata con sedazione profonda o anestesia generale, che garantisce il massimo comfort e assenza di dolore durante l’operazione.
Perché scegliere la Clinica Ireos
Esperienza
In Clinica abbiamo selezionato per te solo Chirurghi Plastici di comprovata esperienza, al tuo servizio h24 prima, dopo e durante l’intervento, perché la tua sicurezza è per noi la prima priorità
Sicurezza
Struttura completamente attrezzata per Day Surgery e Degenza; siamo preparati per qualunque tipo di evenienza. Gli interventi vengono realizzati nel rispetto dei più alti standard di sicurezza
Sala attrezzata
Centro Multi Sala Operatoria: abbiamo la sala operatoria per qualunque tipo di intervento, dal più semplice al più complesso fino a Sale di Livello ISO 5
Prezzi Accessibili
Prezzi competitivi: lavoriamo al meglio e cerchiamo sempre di offrire un ottimo risultato a prezzi accessibili. Come ci riusciamo? Grazie alla nostra passione, alla nostra esperienza e alla dedizione dei nostri chirurghi.
Assistenza h24
Assistenza h24: il fatto di avere costantemente il tuo medico sempre accanto a te dovrebbe essere una sicurezza ed è proprio per questo che noi della Clinica Ireos siamo sempre a disposizione, perché il trattamento non si conclude con l’uscita dalla Clinica
Qualità
Controllo qualità: ogni particolare viene gestito e preparato minuziosamente senza lasciare nulla al caso perché la sicurezza non è mai troppa! Ferri chirurgici sterili e di qualità con sistema digitalizzato di controllo sterilizzazione e tracciamento, personale costantemente aggiornato e preparato per tutte le evenienze. Questi sono solo alcuni degli ingredienti del nostro successo.
I nostri interventi di Chirurgia Plastica
Prenota una visita gratuita
Compilando il form di richista, potrai prenotare una vistita direttamente con il chirurgo.
La prenotazione non comporta nessun costo e nessun impegno, il nostro staff sarà subito a tua disposizione.